L'UMILTÀ

       L'umiltà è la madre di tutte le virtù ed è assolutamente necessaria per arrivare in Cielo. "Dio resiste ai superbi; agli umili invece dà la sua grazia." (Gc - 4,6).

       Dice il Santo Curato d'Ars:

       "L'umiltà è la prima delle virtù e la base di tutte le virtù. È prudenza non prendere in considerazione le vane lodi degli uomini e il loro disprezzo. Se qualcuno parla male di voi, dice il vero, se vi loda, vi inganna. Io non valgo niente, non sono valso mai. Povero ipocrita, se mi si conoscesse! Ci sono coloro che mi mettono al posto giusto dandomi il giusto valore. Devo molto a loro perchè mi aiutano a conoscermi... Unica preoccupazione nostra deve essere di piacere a Dio".

 

       Un buon mezzo per crescere nell'umiltà è l'imparare a chiedere perdono a Dio.

       Colui che conosce se stesso avanza di più nel cammino della santità di colui che fa miracoli e prodigi. L'uomo ha tanta difficoltà a riconoscersi peccatore e a chiedere perdono. Un cuore orgoglioso giustifica il peccato che lo abita e non si riconosce povero peccatore davanti a Dio e agli uomini. Pochi si confessano bene e assiduamente, perchè è un vero martirio per un superbo inginocchiarsi davanti ad un altro uomo (il ministro di Dio) per dire: "Padre, ho peccato in tale o tal altra cosa e voglio riconciliarmi con il Signore".

       Ogni confessione ben fatta è una grazia immensa, ci fa avanzare nel cammino dell'umiltà e della santità. Gesù non disprezza un cuore contrito ed umiliato. Egli scusa chi si accusa, egli dimentica le colpe di chi, per amor suo, si umilia, gli domannda perdono nella confessione e lo riceve con gioia nel suo cuore purificato.

       La confessione rende l'anima più semplice ed umile e la fa divenire come un bimbo che non teme di gettarsi nelle braccia di mamma o papà per dire: "scusatemi tutte le monellerie di oggi"; detto ciò trotterella sereno.

 

       Gesù esalta gli umili e rovescia fino a terra gli orgogliosi. L'inferno è pieno di uomini che si sono macchiati di tanti peccati, ma fra tutti domina l'orgoglio. Hanno voluto fare da sè, hanno lasciato la mano di Colui che poteva salvarli, hanno avuto vergogna di dire: "Padre, ho peccato, perdonami. Gesù, purificami. Spirito Santo santificami".

       Anche molti eletti che ora sono in cielo, quand'erano sulla terra avevano commesso diversi peccati, ma essi hanno saputo lavare le loro vesti nel sangue dell'Agnello; ecco tutta la differenza, gli umili si lasciano lavare da Gesù, si sanno umiliare al suo cospetto.

       Anche nelle anime più sante Dio lascia dei difetti grossolani, affichè l'anima si senta peccatrice e bisognosa della sua misericordia.

       Il Signore, nel sentir dire: "Gesù, perdonami, lavami, sono ancora caduto in questo o quest'altro difetto", è toccato intimamente. L'atto d'umiltà che l'anima deve fare nel domanndare perdono, attira Dio nel suo cuore e la fa unire strettamente a Lui.

 

       Sono tanti i vantaggi della contrizione, dell'umiliazione del proprio io davanti ad un uomo che rappresenta il Signore. L'anima esce dal confessionale più umile, più pura, più buona e più fortificata. L'umiltà è come il sale che conserva tutte le virtù dell'anima.

      Ti rimproverano? Rispondi con elogi.

      Ti perseguitano? Sopporta.

      Ti accusano? Non te la prendere.

Quando il nemico ti oltraggia, soffri in silenzio e apri il tuo cuore solo a Dio.

       Umiliamoci, e vedremo la gloria di Dio perchè, dove c'è l'umiltà, là si manifesta la gloria.

       Come la cera non può ricevere l'impronta del sigillo se non viene riscaldata e ammorbidita, così l'anima non può ricevere il sigillo divino senza essere prima passata attraverso prove e tribolazioni.

       Quando il demonio lasciò il Signore nel deserto, gli si avvicinarono degli angeli per servirlo (Mt 4, 11). Se si allontanano da noi durante le tentazioni, non vanno però lontano e ritornano presto...

 

Non ringraziamo Dio solo quando siamo nella prosperità...

 

L'Apostolo Giacomo ci insegna: "Considerate perfetto gaudio, miei fratelli, quando subite ogni sorta di prove... Beato l'uomo che sopporta la prova! Una volta superata, riceverà la corona della vita che il Signore ha promesso a quelli che lo amano" (Gc 1, 2, 12).