Conclusione 150° anniversario delle apparizioni della Madonna a Lourdes

"Io sono l'Immacolata Concezione", disse una donna 150° anni fa ad una bambina di nome Bernadette a Lourdes, questa donna, agli occhi di Dio, ha da sempre un volto e un nome: «piena di grazia», come la chiamò l'Angelo Gabriele visitandola a Nazareth.

Come disse Papa Benedetto XVI l'8 Dicembre: "In Maria Immacolata, noi contempliamo il riflesso della Bellezza che salva il mondo: la bellezza di Dio che risplende sul volto di Cristo. In Maria questa bellezza è totalmente pura, umile, libera da ogni superbia e presunzione."

E lo sanno bene i milioni di pellegrini che ogni anno si recano a Lourdes per sentire il dolce abbraccio della Vergine, per confidare le proprie preoccupazioni sicuri di trovare in lei conforto per non abbatterci e sostegno per andare avanti.

 

Chi va a Lourdes da volontario così come ho fatto io sicuramente sentirà quell'influsso benefico, quella pace interiore che cresce con il trascorrere del tempo.

Tante emozioni vissute consecutivamente e tante lacrime scivolate via, a volte perchè si viene "contagiati" dalle lacrime di qualche ammalato, altre volte senza un apparente motivo, forse causate da un lavaggio interiore da tutti quei sentimenti negativi che con il tempo si accumulano in ognuno di noi.

Tutto a Lourdes fa riferimento all'acqua e niente credo sia stato fatto a caso.. l'acqua della montagna ci ricorda che nulla è impossibile a Dio come fare uscire dell'acqua da una roccia; il fiume che passa vicino al santuario e che continua a scorrere nonostante i vari scogli che incontra nel suo cammino e tanto più fa rumore quanto più ostacoli incontra, ma davanti alla grotta anche lui fa silenzio, quasi come se pregasse; la pioggia che spesso cade è come un battesimo continuo che avviene in questo luogo santo, bagna le teste di coloro che si trovano lì facendo ricordare che Dio è pronto a perdonarci sempre, a renderci "puliti" e liberarci dal peso dei nostri peccati e non importa quanto grandi essi siano;

infine c'è l'acqua che esce da noi, ed ecco il vero miracolo di Lourdes, le lacrime sono davvero causate da una purificazione interiore e un ravvivarsi della nostra fede.

A chi non c'è ancora stato auguro di andarci al più presto perchè un'esperienza simile è difficile trovarla altrove.

 

Guarda i video del pellegrinaggio 2008!

 

Scrivi commento

Commenti: 2
  • #1

    Valeria (venerdì, 12 dicembre 2008 20:40)

    Com’è Lourdes? Questa è la domanda fattami più frequentemente da tutte le persone incontrate al mio ritorno.

    Sono una ragazza di 26 anni ed è la mia prima esperienza a Lourdes, sono partita per fede ma anche per curiosità, per capire perché tutte quelle persone che sono andate a Lourdes hanno definito questo posto come un “pezzo di paradiso”. Allora spinta da questa cosa sono partita ed è stata una delle esperienze più belle che io abbia fino ad ora compiuto.

    Lourdes è un paese piccolo con pochi abitanti (solo 12.000) ma lì trovi tutto il mondo: dallo spagnolo al cinese, dal tedesco al polacco e tutti sono uniti dall’amore e dalla speranza. Si respira un’aria di fratellanza, ci si ritrova tutti insieme a pregare per la Madonna affinché ci liberi dalla sofferenza della carne ma anche quella spirituale.

    Ho visto tanti sorrisi ma anche tanti visi bagnati dalle lacrime; ho visto abbracci e condivisione delle proprie sofferenze tra persone che non si conoscevano. Ho conosciute persone che sono guarite dopo il loro viaggio a Lourdes e che sono ritornate per ringraziare la Madonna.

    Arrivata a Lourdes a primo approccio non ho provato tutto quello che mi era stato detto, dell’emozione nel pregare alla grotta o nel bere l’acqua, né mi sembrava un posto così “magico” come mi avevano descritto. Però pian piano ho cominciato a percepire nelle persone una fede particolare e complessa che io oggi non ho ma che spero un giorno possa crescere in me.

    Ho pianto con gli ammalati quando loro piangevano, sorridevo con loro quando loro sorridevano e mi trasmettevano una forza incredibile che mi faceva superare la stanchezza della giornata ed ho trovato fantastico rendermi utile per gli altri, donarsi a loro è stato un gesto d’amore immenso.

    Ho conosciuto una bambina non vedente di 7 anni con delle qualità incredibili, cantare è la sua passione, eseguiva i vari pezzi non solo con la sua voce ma con il cuore e la canzone che mi fa ricordare lei è “un senso” di Vasco Rossi; io non avevo capito il significato reale della canzone fio a quando non è stata cantata da lei. Ho capito che se tutte queste malattie e sofferenze non hanno un senso e la condizione di molti non sembra giusta ai nostri occhi, si vive e la vita è bella comunque e come dice la canzone” domani arriverà lo stesso”.

    Ho compreso e capito persone che non riuscivano a comunicare con la parola ma che trasmettevano le proprie emozioni con uno sguardo o con un sorriso o con dei gesti d’amore che terrò dentro di me per molto tempo.

    Lourdes è un posto formativo che ti fa capire una lezione di vita, il vero senso della nostra esistenza, l’amore e la fiducia dell’uno con l’altro. Spero che tutti coloro che leggeranno queste mie parole possano un giorno partecipare a questo pellegrinaggio e non importa se crediate o no a Dio o alla Madonna, andate, forse la vostra vita cambierà, ritornerete con altri occhi, vedrete quanto l’uomo anche il più potente diventa umile e nudo davanti alla mamma di tutti noi.

    Se avete fede si rafforzerà, se non credete, crederete. Sperimentate e fate come ho fatto io, partire per curiosità e da lì crescere.

  • #2

    Mariella (lunedì, 15 dicembre 2008 16:11)

    Io penso che andare a Lourdes senza fede,
    è una chiamata del Signore, e se non ti succede niente come pensi, sappi che è gia' avvenuto dentro di te un cambiamento.