I TENTACOLI DEL MALIGNO

       Il maligno è come una grossa piovra con diversi tentacoli con i quali vuole corrompere e distruggere l'umanità. Dove operano questi tentacoli? Nella televisione, nella stampa, nel mondo dello spettacolo, nella politica, nella droga; cerca anche un posto nelle famiglie e nella Chiesa stessa.

       La televisione è veramente un'arma satanica; propina immagini scabrose, inculca mentalità e desideri che vanno all'opposto dei comandamenti di Dio, suscita il desiderio di cose superflue tramite continue pubblicità, ruba tempo alla preghiera e alla conversazione familiare, annebbia il candore dei bambini.

       Nello stesso calderone possiamo mettere la stampa non buona e certi spettacoli scandalosi. Si diviene schiavi di questi passatempi inutili e il cuore non ha più tempo di restare in silenzio per ascoltare la voce di Dio.

       Satana è molto intelligente e sa bene come manipolare i mass-media per seminare sempre più l'errore e il male; egli si serve delle sirene che ammaliano tanti uomini incauti.

 

       Dice San Paolo:

       "Non spunti nè cresca alcuna radice velenosa in mezzo a voi e così molti ne siano infettati; non vi sia nessun fornicatore o nessun profanatore, come Esaù, che in cambio di una sola pietanza vendette la sua primogenitura. E voi ben sapete che in seguito, quando volle ereditare la benedizione, fu respinto, perchè non trovò possibilità che il padre mutasse sentimento, sebbene gliela richiedesse con lacrime" (Ebrei 12,15-17).

 

       Una radice velenosa può infettare tanti - dice San Paolo - e, cosa c'è di più velenoso di un programma che risveglia le passioni e conduce al peccato migliaia di spettatori?

       Gesù ha detto: "Colui che guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore" (Matteo 5, 28).

       Come può un uomo, dinanzi ad una bella attrice nuda, non cadere nella voluttà almeno di sguardo? Allora perchè rischiare di peccare? Già la vita ha le sue tentazioni, perchè aggiungerne delle altre?

       Dio ama i cuori puri; essi faranno cerchio attorno a Lui nel cielo, essi dialogano familiarmente con il Signore e la loro preghiera ottiene tutto dal buon Dio. La purezza è un tesoro inestimabile. Ah, se lo si comprendesse!

 

       Satana conosce bene quanto un'anima pura è forte contro di lui, ed è ben contento di far perdere l'innocenza alle anime quanto prima possibile.

  • Santa Maria Goretti è morta a dodici anni lasciandosi uccidere da Alessandro Serenelli per non avergli voluto concedere il suo corpo. Lei aveva capito che la purezza non ha prezzo e vale la pena di versare il proprio sangue per presentarsi a Dio con un corpo inviolato.
  • San Domenico Savio chiudeva gli occhi quando si presentavano a lui immagini scandalose, e quando un amico indispettito gli disse: "Ma che te ne fai degli occhi se non te ne servi per guardare queste cose?", lui rispose: "Me ne servo per contemplare Gesù e Maria". Non a caso si parla di questo giovane santo come del Giglio di Mondonio.
  • San Giustino, un padre apologista del 2° secolo, sottolinea ciò che produce nei demoni il solo fatto di nominare il nome di Gesù: "...essi tremano, sono esorcizzati e sottomessi" dal nome di Gesù Cristo (Dial. 30,3).
  • Ippolito di Roma, morto martire nel 235, nella sua opera "La tradizione apostolica", sottolinea l'importanza del Segno della Croce: "Difatti, questo è il segno della passione, noto e sperimentato contro il diavolo se lo fai con fede, cioè non per farti vedere dagli uomini, ma opponendolo saggiamente come uno scudo. Infatti l'avversario, vedendo la forza del cuore dell'uomo che manifesta all'esterno la propria somiglianza spirituale con il Cristo, fugge spaventato non dall'uomo, ma dallo spirito che è il lui... E in verità, segnandoci con la mano la fronte e gli occhi, allontaniamo colui che tenta di annientarci".